

Gabicce Mare e d'intorni
Tutto naturalmente ospitale.
La posizione invidiabile, sul primo tratto di costa alta da Trieste in poi, il mare, il parco naturale del San Bartolo, i suoi abitanti e perfino il cibo e l’aria. Dal verde delle colline all’azzurro del mare la costa si getta in acqua per un tratto di dieci chilometri. Si apre una suggestiva vista panoramica sulla costa e sul mare, con i colori della falesia e delle ginestre proprio a ridosso dell’acqua chiara della costa.


San Giovanni in Marignano
San Giovanni in Marignano è la porta di ingresso della Valconca, le spiagge di Gabicce Mare sono a pochi chilometri ed intorno si alzano le prime colline. Conosciuto come Granaio dei Malatesta per la fertilità delle sue terre ed il patrimonio cerealicolo nascosto nelle oltre duecento fosse del sottosuolo, mantiene dall’epoca romana ad oggi una forte identità agricola: fondamentale ancora oggi è infatti la produzione di grano, vino ed olio; non a caso dal 2000 fa parte del Club Nazionale Città del Vino. San Giovanni è oggi un borgo vivo tutto l’anno grazie ad una serie di iniziative di pregio, curate dall’Ammi-
nistrazione comunale, tra tutte la Notte delle Streghe, l’Antica Fiera di Santa Lucia, il Capodanno del Vino ed altre altrettanto numerose ed importanti manifestazioni ideate dalle oltre venti associazioni sportive, culturali, musicali ed aggregative del territorio. San Giovanni offre diverse attrattive per i visitatori: gli outlet delle numerose aziende di moda del territorio, impianti sportivi di pregio, ma anche percorsi naturalistici, a piedi, a cavallo o in mountain bike e percorsi enogastronomici tra le numerose cantine e frantoi del borgo


Gradara da visitare
La Rocca di Gradara e il suo Borgo Fortificato rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate d’Italia e le due cinte murarie che proteggono la Fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti. Il Castello sorge su una collina a 142 metri sul livello del mare e il mastio, il torrione principale, si innalza per 30 metri, dominando l’intera vallata.
La fortunata posizione di Gradara la rende, fin dai tempi antichi, un crocevia di traffici e genti: durante il medioevo la fortezza è stata uno dei principali teatri degli scontri tra il Papa e le casate marchigiane e romagnole, mentre ai nostri giorni, grazie alla vicinanza dal mare, si trova subito nell’entroterra di una delle principali mete turistiche d’Italia, la Riviera Marchigiano-Romagnola.


Mondaino
l borgo sorge a 420 metri s.l.m., al confine tra Romagna e Marche. La sua ubicazione ha influito sulla struttura e sulla sua storia, caratterizzata da un succedersi di diverse dominazioni tra il secolo XI e il XVII. Il centro storico conserva l’assetto cinquecentesco, quando la cinta muraria fu rinnovata ed ampliata. Stretto e allungato sul crinale, è percorso da una via principale e da due laterali, che partono dalla piazza Maggiore all’estremità nord-orientale. In questa piazza, nell’Ottocento, è stato realizzato un porticato semicircolare; alle sue spalle si trovano gli edifici più antichi del castello: la rocca malatestiana (XIV sec.), una torre poligonale e la Porta Marina, che ancora costituisce l’accesso carrabile. Circa a metà della via principale si trova la Chiesa di S. Michele Arcangelo, ricostruita nel Settecento e oltre, il convento delle Clarisse, risalente ai primi decenni del Seicento. Mondaino offre ai visitatori un percorso che parte dal Museo Paleontologico, che espone fossili di fauna e flora risalenti al Miocene, passando per la torre portaia con la ricostruzione storica dell’ambiente interno alla torre di guardia, sino alla Mostra delle ceramiche con ritrovamenti di produzioni mondainesi del ‘400. Nella Sala del Durantino, all’interno della Rocca malatestiana, si trova la “Madonna del latte”, un affresco di Bernardino Dolci di Castel Durante risalente al XV secolo. All’interno della Chiesa Parrocchiale si conserva un prezioso crocifisso ligneo del XV secolo di scuola tedesca, notevoli paliotti in scagliola e pregevoli opere pittoriche tra le quali: Crocifissione e santi del 1590 e l’apparizione di San Michele Arcangelo, entrambe di Giorgio Picchi; Deposizione e santi di Antonio Circignani detto il Pomarancio del 1625 e Beata Vergine del Rosario di Giuseppe Soleri Brancaleoni del 1797.


Montefiore da visitare
Montefiore è la capitale medioevale della Valle del Conca e uno dei paesi prediletti dalla Signoria dei Malatesti. Non a caso Montefiore rientra nel prestigioso circuito dei “Borghi più belli d’Italia”. Il Castello che domina il borgo, come sentinella di pietra delle terre malatestiane, offre scorci davvero unici, sfruttando le sue geometrie severe e imponenti. La fortezza sorge su un promontorio da cui lo sguardo può abbracciare la costa da Fano a Ravenna.


Saludecio
Risalendo la Vallata, fatti pochi chilometri dal mare, ci si immerge in un paesaggio di colline dalla forma addolcita, tipiche di questo “estremo lembo di Romagna”. A mano a mano la collina diventa più verde e ricca di oliveti e vigneti, di piccoli nuclei rurali e di centri abitati : di qui appare nettamente su di un crinale il profilo del borgo di Saludecio di cui si distinguono i campanili, la torre e le mura malatestiane circondate da una folta fascia di tigli e conifere.
Saludecio, che a partire dal ‘500 fino all’ ‘800 è divenuta la cittadina più importante di questa parte della Valconca, è una piccola capitale dove palazzi raffinati e piccole case di borgo hanno creato uno stile popolare e nobile allo stesso tempo, che si è mantenuto intatto fino ai nostri giorni.
Entrare da Porta Marina, una delle antiche porte del paese, è come scoprire una dimensione speciale: la Piazza, il Municipio, la Biblioteca e il Teatro comunale, l’Olmo del Beato Amato e la Chiesa Parrocchiale, la Torre Civica, i vicoli medievali. il Convento e la Chiesa dei Gerolomini, Porta Montanara.